ECOLOGIA E IRONIA NEL MUSICAL DELLA MUMMIA
Settembre 2001. Ho intervistato Manfred Schweigkofler, uno dei creatori di Frozen Fritz, il curioso musical dedicato all Mummia del Similaun, ed ho conosciuto un artista molto disponibile ed esperto.
Che tipo di musical è Frozen Fritz?
E' una favola comica abbastanza trash, una filastrocca ecologica con un messaggio di
rispetto verso la natura veicolato appunto dalla mummia del Similaun che ne diventa
simbolo.
A chi è venuta l'idea di realizzare uno spettacolo musicale sulla Mummia Similaun?
L´idea è venuta nel 1992 a Mike Frajria, musicista meranese. Nello stesso tempo io avevo
scritto una canzone abbastanza spiritosa sulla mummia. Ci siamo visti, mi sono letto il
concetto di una pagina e mezza di Mike e ci siamo messi a scrivere una traccia più ampia.
Nel corso degli anni poi ho scritto e riscritto la storia fino all´inserimento di Thilo
Reissmann, con il quale ho proveduto a fare la stesura finale.
Il musical è pensato per il mercato italiano o tedesco?
Il musical per intanto è pensato per Bolzano e in lingua tedesca. Però ho già dato
incarico a Mike Frajria di occuparsi di una versione italiana. Sarà poi decisione del
Consiglio di Amministrazione proporlo in cartellone.
Qual'è la scena che la emoziona di più?
Cambia da giorno in giorno. Oggi per esempio mi sento molto ironico, pertanto la mia
preferita è la Hotty Hütti perché ironizza molto i cliché tipici tirolesi.
Quali sono state le sue passate esperienze artistiche?
Dal 1982 fino al 1999 ero cantante del Gruppo Rock "MAD PUPPET". Ho incominciato
nel 1985 a fare l´attore. Nel 1995 la mia prima regia: THE ROCKY HORROR SHOW. Nel 96 ho
messo in scena SCROOGE dal Cantico di Natale di Dickens. Nel settore musical poi nel 1999,
2000 e 2001 ho messo in scena il Gala del Musical al Lago di Caldaro.
Cosa pensa dell'attuale produzione di musical in Italia, secondo lei è all'altezza
della media europea?
Secondo me, il musical come stile in Italia è ancora da scoprire. Mancano le regie
creative. Il livello dei giovani artisti comunque mi sembra molto buono.
Quale tipo di musical preferisce, quello inglese alla Lloyd Webber o quello classico
americano?
Sono più tentato da Webber, anche se cerco di orientarmi su un genere di musical più
accattivante, più recitato, più rock.
Il West End sta vivendo a mio parere un periodo di stallo creativo se non di crisi vera
e propria, a cosa pensa che sia dovuta?
Tutte le forme tradizionali sono in crisi. Sta crescendo una via nuova che coinvolgerà
anche il musical, che comunque ha tutte le carte in regola per diventare LA forma di
teatro musicale dei nostri tempi.
Franco Travaglio