Valeria Monetti, questa è la tua prima esperienza nel mondo del musical dopo l'avventura di "Saranno famosi". Come ti sei preparata a questo ruolo?
L'ho quasi scordato! No, scherzo! Mi sono preparata sicuramente con dei grandi maestri. Fabrizio Angelini e Saverio Marconi mi hanno sempre aiutata molto, poi ho maturato la mia esperienza con a fianco Michele Carfora, che è tutto dire!
Tu nella 'scuola' diretta da Maria De Filippi eri entrata come attrice. Come ti sei trovata con la danza e con il canto?
Io già studiavo canto e un po' di danza. Questo mi ha aiutato sicuramente ad arrivare fino in fondo alla trasmissione, perché serviva comunque avere attitudine in tutte e tre le discipline e soprattutto mi è stato utile per questo debutto teatrale.
Parliamo di musical. Adesso hai un ruolo da attrice: e come spettatrice cosa hai visto ultimamente?
Beh, io in Italia il musical l'ho conosciuto grazie alla Compagnia della Rancia: ancora quando ero una fan ho visto il grande "Grease" della Cuccarini, "Hello, Dolly!", "Bulli e pupe", i musical di Tato Russo. Questi spettacoli mi hanno aiutato a capire che il musical in Italia è una forma diversa dal grande musical americano, anche se non avendo mai lavorato all'estero mi è difficile fare confronti. Però penso che le traduzioni dei testi siano fondamentali affinché il musical abbia successo in Italia. Per portare il pubblico a vedere lo spettacolo devi comunque aiutarlo attraverso la lingua e quindi le traduzioni tanto contestate qui in Italia secondo me sono utili.
Contestate in che senso?
Leggendo riviste e periodici sul musical appare sempre la domanda "Tradurre o no il musical in italiano?": insomma, molti "puristi" dicono no perché si perde tutto; un brano di "Grease" tradotto in italiano potrebbe anche dar fastidio a chi l'ha sempre conosciuto in lingua inglese, però secondo me la traduzione è fondamentale affinché il pubblico italiano si avvicini a questo nuovo genere teatrale.
Ormai l'estiva di "Sette spose" sta quasi per terminare: ci sono progetti futuri in cantiere?
Ho terminato proprio ieri di girare un film che uscirà a gennaio nei cinema. È una commedia brillante, si intitola "Lista civica di provocazione". A settembre ritornerò a "Buona Domenica" insieme a tutti gli altri ragazzi: spero così di poter ampliare le mie esperienze. hair extensions uk
Amicidelmusical.it ti ringrazia e ti augura un grosso 'in bocca al lupo' per il futuro e per le tue nuove esperienze.
Grazie!
Dopo Valeria-Milly è il turno di Michele Carfora, che interpreta il focoso protagonista maschile Adamo Pontipee. Nell'intervista Michele ci svela un suo sogno nel cassetto e alcune esclusive anticipazioni sul suo prossimo spettacolo.
Michele Carfora, dopo 3 stagioni di "Grease" nel ruolo prima di Kenickie e poi di Danny Zuko, adesso finalmente un altro personaggio, Adamo. Come hai vissuto questa esperienza?
È stato un anno bellissimo, perché comunque era una nuova sfida per quanto mi riguarda, un ruolo completamente diverso da quelli precedenti e, devo dire la verità, mi sono soprattutto divertito nel recitare questa parte e poi ho visto la risposta del pubblico che è stata eccezionale, quindi sono molto felice. È comunque una ripresa di una cosa già fatta e c'è sempre il rischio di paragoni e invece sono contento perché è andata davvero molto bene!
Possiamo dire che c'è stato un taglio particolare dato al ruolo rispetto all'interpretazione precedente?
Beh, sicuramente. Se ti riferisci a Raffaele Paganini, sì, siamo due artisti molto diversi. Lui proviene dalla danza classica, quindi è "prestato" al musical ed era un Adamo convincente. Il mio Adamo è un pochino diverso, anche perché sono state aggiunte due canzoni che non c'erano nell'altra versione e ovviamente Saverio Marconi tende a lavorare sulle caratteristiche di un protagonista rispetto a un altro. human hair wigs
Tu hai preso parte anche a produzioni all' estero....
Ne ho avute tre. Ho fatto "Cats" prima ad Amburgo e poi con la compagnia americana e "Buddy Holly Story" sempre ad Amburgo.
....c'è un ruolo che ti è rimasto nel cuore e vorresti interpretare?
Tantissimi. Il mio pallino è "Hair": spero che qualcuno lo faccia in italiano, perché siamo in Italia e bisogna cantare e recitare in italiano.
Per la prossima stagione, se siamo bene informati, c'è già qualcosa in ballo...
Debutterò come protagonista in "A time for dirty dancing" e questo è un bel risultato. È uno spettacolo molto liberamente ispirato al film, perché il copione è diverso. La storia è ambientata su una nave, dove John, il protagonista, si rifugia perché vuole sfuggire alla leva militare. Il periodo della storia, infatti, è stato spostato: non siamo più negli anni '50, ma alla fine egli anni '60 durante la guerra del Vietnam. Lui lavora su questa nave, ma sogna di diventare una stella di Broadway.
A quando il debutto?
Faremo un'antemprima a febbraio a Civitavecchia, poi in tour per l'Italia.
Allora, in attesa di ritrovarti sul palco la prossima stagione con questo nuovo spettacolo, Amicidelmusical.it ti saluta e ti ringrazia per la disponibilità!
Grazie a voi.
Roberto Mazzone
Torna a "Sette Spose Per Sette Fratelli"
Torna
su