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BEATRICE CENCI

Musiche e orchestrazione: Simone Martino
Testi: Simone Martino e Giuseppe Cartellà
Libretto: Giuseppe Cartellà








SINOSSI

I ATTO

Si apre il sipario e la scena mostra una donna stesa su un letto sulla musica ecco comparire il fantasma di Beatrice Cenci (Sola nel pianto), bellissima, con un Diario in mano, si avvicina al letto mentre parla degli avvenimenti che andremo a raccontare. La donna sul letto si sveglia di colpo come da un incubo che la perseguita, il fantasma scompare e lei si alza mostrando sul viso segni di violenza subita, girandosi nota su una sedia della camera un diario, incuriosita lo apre ed inizia a leggerlo, era il diario di Beatrice Cenci. Si torna con la visuale sulla scena e ci si trova all’interno di casa Cenci dove vediamo Beatrice, appena tornata dalla clausura,durata 8 anni, nel convento di Santa Croce, irrompe nella stanza il fratello maggiore Giacomo appena tornato dall’esilio in Spagna in abiti cenciosi inizia un dialogo/canzone (Sogno di Libertà)tra i due, momento commovente tra i due fratelli.
Giacomo è inquieto, tanta è la sua rabbia nei confronti del Padre, che lo costringe a vivere in modo poco consono al suo rango sociale. Il rumore di una carrozza nel cortile avvisa i due del ritorno di Don Francesco Cenci, che si ripresenta con una nuova moglie (Lucrezia) dopo aver trascorso gli ultimi 3 mesi di vita nelle carceri di Castel S. Angelo per l’ennesima bravata costatagli circa 100.000 scudi del suo patrimonio pagati all’erario Pontificio con la cessione del feudo di Nemi. L’umore di Francesco non è dei più sereni e trovando i figli in casa dopo aver appreso anche lui della morte di Cristoforo e Rocco gioisce come se il cielo lo avesse voluto ripagare della spesa sostenuta togliendogli “2 bocche inutili da sfamare”.(Onora il Padre) Accorgendosi però del lutto di Beatrice si infuria e le ordina di vestirsi a festa per celebrare le sue nuove nozze. Beatrice si rifiuta ed è qui che Francesco mandando via il figlio e la moglie abuserà di lei in modo violento. Beatrice esce di scena e Francesco rimanendo solo inizia ad ubriacarsi (Castigo)parlando con odio dei problemi che lo affliggono raccontando della sua infanzia e delle violenze subite a sua volta da suo Padre. Buio e cambio scena torniamo in camera di Beatrice che prega mentre si ricompone dopo la violenza subita, entra in camera la matrigna Lucrezia (E Pace sarà)che capisce tutto ma cerca di evitare reazioni tanta è la paura che ha di Francesco le due donne hanno un primo scontro e Beatrice si rende conto della debolezza di Lucrezia anche lei schiava dei maltrattamenti del conte. si torna in scena e stavolta è Giacomo solo sul palco a sfogare la sua rabbia nei confronti del padre (Maledico Te). Lo raggiungono Lucrezia e Beatrice che gli consegnano delle lettere indirizzate al Papa dove chiede aiuto e dove chiede di accoglierla in convento per salvarsi. Alla fine della scena irrompe Francesco ubriaco che ordinerà a tutta la famiglia trasferirsi alla Rocca della Petrella dopo aver ricevuto minacce, in un duetto molto animato (Lo scontro). E così furono portati tutti nella rocca di Petrella salto (La festa), dove tutta la servitù accolse il Conte e la sua famiglia con una grande festa, ignari delle violenze in casa Cenci. Ci troviamo ora nella fortezza della Petrella dove conosceremo Olimpio che si presenterà a Beatrice come il guardiano della rocca resterà ammaliato dalla bellezza della donna che lo asseconderà in un duetto d’amore (Soli io e Te)…. il fine di Beatrice è quello di sfruttare l’infatuazione dell’uomo per agire contro il padre. In scena tornano anche Giacomo e Lucrezia e tutti e 4 insieme architetteranno il piano per uccidere Francesco. Con un quartetto che sottolineerà il complotto si chiuderà il primo atto(Uccidi mio padre).  

II ATTO

Il Secondo atto si aprirà con Claudia (la donna moderna) sul proscenio che canterà un brano molto toccante (Fragilità di donna), ormai presa dalla lettura del diario e dalla determinazione di Beatrice tenta di scappare di casa, ma sul finale non trova la forza e riprende la lettura nella sua stanza. La scena si animerà con un Francesco infuriatissimo, dopo l’incontro con il  monsignore che ha mostrato le lettere di Beatrice ed ha fatto sborsare nuovamente altri quattrini al Conte, per evitargli di nuovo la galera, anche questa volta una violenta reazione di Francesco ai danni della figlia rinchiudendola, successivamente, nelle segrete della rocca….sola e sofferente, Beatrice inizia a pregare Dio (Ascolta il mio dolore). Cambio scena Olimpio e Giacomo si accordano sulla messa in scena dell’omicidio di Francesco, ubriaco e tramortito da un sonnifero ingerito durante la cena (Pagherai le colpe tue). Francesco con il viso riversato su un tavolo verrà colpito a morte da Olimpio successivamente Lucrezia lo avvolgerà in un lenzuolo, che con l’aiuto dei due uomini lo trasportano in cima alla rocca inscenando l’incidente facendo precipitare il corpo dal “mignano”.
Il delitto si è compiuto buio. Monologo della donna moderna sulla speranza. Si riapre la scena con la presentazione del Bargello che interroga il popolo, troppi sono gli indizi lasciati in giro: (Sono un Bargello nato)il lenzuolo sporco di sangue, il cedimento del legno del Mignano pur non essendo fradicio, le indagini procedono bene, ed il Giudice Ulisse Moscato è compiaciuto (Il Giudice).
Olimpio, ormai consapevole che sarebbero venuti a prenderlo, canterà un ultimo brano d’amore rivolto a Beatrice, spiegando che non è pentito di aver aiutato la sua amata(Vivrò). il Bargello, successivamente arresta Olimpio e lo porta davanti all’inquisizione per essere torturato (La verità emerge). Cambio scena il giudice questa volta sarà parte attiva nella tortura ad Olimpio che alla fine confesserà il coinvolgimento dei Cenci in un complotto di famiglia per commettere il parricidio (L’inferno ti attende). Verrà fatto un confronto tra Olimpio e Beatrice dove ella negherà il suo coinvolgimento e Olimpio per amore suo ritratterà la confessione. Non convinti gli inquisitori continueranno a torturare Olimpio fino a procurargli la morte. L’intento dello stato pontificio dopo l’accaduto è quello di confiscare tutti i beni della famiglia Cenci pertanto il monsignore inciterà l’inquisizione a continuare con le torture ai danni di Beatrice Giacomo e Lucrezia. Alla fine i 3 cederanno e confesseranno il delitto per questo verranno condannati a morte nella piazza di Castel Sant’Angelo l’11 Settembre 1599, in questa sequenza, Giacomo per primo poi Lucrezia ed infine Beatrice(La condanna). Noi vedremo solo l’esecuzione di Beatrice sul patibolo lei ed il Boia con una spada in mano. Durante l’esecuzione Beatrice canterà la sua ultima canzone affidando il ricordo di essa nelle mani  di Dio (Il patibolo), la scure si abbasserà e prima di toccare il suo collo si andrà in buio. lo spettacolo si chiuderà con un ultimo monologo di Claudia, dove questa volta trova la forza di vestirsi e andare via…citando un ultima parola rivolta Beatrice…”Io non dimenticherò”
 




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