Negli anni ’30 a Whitman, un piccolo paese del Massachusetts non troppo distante da Boston, Ruth Graves Wakefield inventò i “Chocolate Chip Cookies”, i famosi biscotti americani con le gocce di cioccolato, ad oggi forse il dolce più famoso del mondo.
“Cookies the Musical” è liberamente ispirato alla vita di Ruth, di suo marito Kenneth e a tutte le vicende legate alla nascita di questo mito dolciario.
La scelta è ricaduta su questo tema poiché non è mai stato approfondito da nessun altro show teatrale o film, il che lo rende un soggetto alternativo che potrebbe incuriosire maggiormente lo spettatore.
Il progetto “Cookies the Musical” nasce un po’ per gioco nel gennaio 2013 dalle menti di Stefano Bonsi e Lorenzo Vacchi, giovani bolognesi appassionati di teatro musicale. Contiene 18 brani musicali scritti e orchestrati da Lorenzo Vacchi, totalmente inediti, registrati in 150 ore di studio di incisione. L’ambientazione nell’America degli anni ‘30 colloca automaticamente lo spettacolo in un periodo musicale ben definito, tuttavia lo stile è molto diversificato: contiene influssi dal jazz allo swing, dalla classica fino al pop anni ‘70, periodo in cui termina la storia. Lo spartito ammicca alla Broadway classica, per guardare avanti ad uno stile compositivo più attuale.
La sceneggiatura, scritta da Stefano Bonsi che ne curerà anche la regia, è pensata per un pubblico vasto, bambini compresi: a tratti divertente e a tratti emozionante, sfrutta il tema culinario per perseguire la strada dell’Audience Engagement. Rispetto alle vicende reali accadute nella locanda di Ruth Wakefield, quello che capita a Daisy Gray è trattato con ironia e, in alcuni tratti, con un pizzico di magia. Che sia vero o no quello che si narra sulla nascita dei famosi biscotti, si è voluto renderlo ancora più fantastico e surreale, in modo da far sognare il pubblico ancora di più...
SINOSSI
I ATTO
Franingham, Massachusetts. 1924.
Delle voci intonano l’inno della Johnson School, college cattolico di indirizzo economico (“Inno Johnson School”). Daisy Gray è una ragazza sognatrice con il brutto vizio di raccontare bugie: sogna segretamente di diventare una cuoca, ma non si azzarda a dirlo alla madre, Evelyn J. Gray, che invece la vorrebbe dietro una cattedra di Harvard come insegnante di economia. Per accontentarla, Daisy tiene il proprio sogno chiuso in un cassetto (“La vita che vorrei”).
La ragazza ha però altri piani per il suo futuro (“Tra mille e più progetti”): dopo aver sposato Kevin Wickers, un suo collega universitario, si trasferisce con lui a Whitman e ad insaputa della madre inaugurano il “Dake House Inn” (“Whitman”) assumendo un aiuto cuoco, Gills Cooper, con la figlia Cassie.
Gli anni passano ma il Dake House Inn non riscuote il successo sperato, il che porta la coppia ad una crisi (“So quello che pensi”). Daisy, già preoccupata per le sorti della locanda, litiga telefonicamente con Evelyn (“Ciò che non ti ho detto”), ma la situazione viene sollevata da Albert, cliente abituale della locanda con un debole per Daisy, che la adula con regali e complimenti (“Ho perso la testa”).
Alla locanda è in arrivo un grande ospite: il senatore John Kennedy. Gills, che sogna di tornare il capocuoco, ordisce un piano ai danni di Daisy (“Che grande idea”) per boicottare il pranzo di Kennedy: la sua idea, tuttavia, sortisce l’effetto contrario e permette alla ragazza di cucinare dei biscotti totalmente innovativi (“Cookies”). La clientela ne è entusiasta (“Che bontà”).
II ATTO
Evelyn, giunta in visita, scopre il segreto della figlia. Decide tuttavia di perdonarla (“Cambierai”) e di aiutare i ragazzi a far crescere il Dake House Inn, sfruttando il suo contatto con Kitty Jones, la speaker radiofonica più famosa d’America.
Daisy subisce lo charme di Albert, che in realtà la seduce per avere i diritti della sua ricetta. Non riuscendo ad ottenere la sua firma, tuttavia, Albert si mette in combutta con Gills e uniscono le forze per danneggiarla (“Che grande idea - Ripresa”). Kevin annuncia a Daisy di aver scoperto il tradimento (“So quello che pensi – Ripresa”). Gills e Albert, inscenando una rapina, relegano Kevin, Daisy e Evelyn in magazzino. In quell’occasione i tre chiariscono i malintesi tra loro (“Il vento cambia”), mentre i due impostori prendono possesso della locanda in occasione dell’arrivo di Kitty Jones (“Cosa penserà”). Tuttavia i prigionieri a liberarsi grazie a Cassie (“Un pizzico di farina”) e sventare il piano di Gills e Albert (“L’ora della verità”) con l’aiuto di un grande valore: la sincerità.
Vent’anni dopo la figlia di Daisy, Truth, in occasione della sua laurea racconta dell’importanza di seguire i propri sogni, così da entrare a far parte della storia (“Parte della storia”).