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ANNA DEI SENTIERI Testi e libretto: Simone Oliva Musiche: Cristian Cattini, Simone Oliva
Soggetto ispirato ai romanzi: “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino “La luna è tramontata” di John Steinbeck Il musical “Anna dei sentieri” nasce dalla voglia di raccontare la storia partigiana in una chiave musicale moderna in modo da poter avvicinare e incuriosire un pubblico più giovane. Lo spettacolo si ispira in particolare ai romanzi “L’Agnese morire” (Renata Viganò) e da “Il sentiero dei nidi di ragno” (Italo Calvino). In questi testi la resistenza è raccontata attraverso il punto di vista di una donna, il primo, e di un bimbo , il secondo. Così nel musical Anna è una protagonista che si trova suo malgrado a seguire giovani ragazzi partigiani in un una battaglia che alla fine assume anche i tratti di uno scontro generazionale. Oltre alla libertà, che viene cercata e predicata in modo molto determinato da Rosso, si trova anche spazio per una dimensione più concreta della lotta che fa leva sulla ricerca di un riscatto dalla propria miseria. Parole come “sacrificio”, “libertà”, “ideali” non sono trattate come prerogativa di alcuni eroi, ma come inevitabile pane quotidiano di un manipolo di giovani che, piuttosto che fuggire, hanno deciso di ribellarsi e dire no.
PRIMO ATTO SECONDO ATTO Il secondo atto inizia in un accampamento partigiano dove sono presenti Rosso, Ramon, Anna, Mirella e i partigiani Tanica e Fiaccola. E’ l’ora di pranzo e oltre a mangiare formaggio si parla anche di libertà (Terra, pane e donne). Nell’accampamento non si respira odore di guerra e i partigiani trovano lo spirito per scherzare e dare la caccia ad una zanzara (Zanzara bastarda). Dopo il divertimento è il momento del riposo, Rosso dispensa pillole di saggezza mentre Ramon è spedito di vedetta lontano da Mirella (Ninna nanna). Durante la notte i punti di vista diversi sulla lotta dei due commissari si intrecciano: Rosso sostiene che si debba parlare ai compagni di libertà, mentre Toni è certo invece che si debba parlare di riscatto personale per sostenerli (Misera anima). La mattina arriva e lo fa mettendo a confronto la storia personale di Fiaccola e quella di Rosso (Un giorno in più). Non tutti però sono così mattinieri, Tanica quando si sveglia racconta il proprio sogno: avere un paio di scarpe nuove (Scarpe). L’arrivo del commissario Toni però smorza l’entusiasmo: è il momento di parlare di guerriglia (Guerriglia). Fiaccola riceve una lettera dalla madre, è in pericolo. Intanto gli altri iniziano ad organizzarsi. Anna coordinerà le staffette mentre Tanica aggiusterà le loro biciclette (Staffette). In questa scena si trova uno snodo di diversi personaggi: Ramon incontra Mirella, Iside parla con il Maresciallo, Fiaccola fugge a casa (traditori). Ramon mostra a Mirella tutti i propri dubbi rispetto a un amore che nasce in guerra, lei invece non riesce a trattenere il suo amore per lui. Iside invece vuole rivedere sua figlia ad ogni costo (Un po’ più vicini). Quando Rosso giunge dai due giovani insieme a Tanica emergono dei dubbi rispetto all’opportunità dell’azione, ma il commissario rassicura e motiva tutti (Non un uomo in più). Anna e Mirella restano sole nell’accampamento, tutti sono partiti per la guerriglia (Ritorneranno). Durante la battaglia, che vede vincitori i partigiani, Rosso perde la pistola che viene ritrovata dal Maresciallo (Guerra). I partigiani ritornano al campo contenti di riabbracciare le proprie donne e pronti a lasciare l’accampamento (Andiamo via). Ritorna Fiaccola, ma dietro di lui Iside e un plotone di tedeschi guidati dal Maresciallo (Cattura). Il Maresciallo lascia andare Iside, Mirella, Tanica e Fiaccola. Decide di giustiziare Anna, Ramon e Rosso. Solo l’intervento di Toni blocca le sue intenzioni. Toni ha un ostaggio e vuole fare uno scambio. A sangue freddo il Maresciallo uccide Rosso, con la stessa pistola che era stata rubata a un suo uomo. Dopo uno scambio di battute tra Toni e il Maresciallo, Anna decide di essere lei a sacrificarsi per salvare la vita di Ramon (Sarò un ricordo). Nella scena finale si chiude il musical con un ritratto dei protagonisti che lo hanno animato (Ares e i suoi rumori, finale). |
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