ROBIN
HOOD INNAMORATO
Accantonati i panni
fanciulleschi di Pinocchio e Peter Pan, Manuel Frattini
ritorna sulle scene italiane con un altro eroe da favola,
Robin Hood, nel nuovo musical di Beppe Dati, debutto alla
regia di Christian Ginepro, con le coreografie e la
collaborazione registica di Fabrizio Angelini.
Dunque, un’altra favola per
Manuel, ma questa volta le atmosfere si modificano un po’:
Frattini diventa adulto sulla scena e lo spettacolo perde,
nel suo intreccio, un pizzico di magia, per acquistare
consapevolezza e un maggior contatto con emozioni e
sentimenti molto forti, ma anche assai reali.
Lo spettatore si trova di
fronte un Robin Hood innamorato, ma anche preda delle sue
paure e dei suoi timori, forse anche vittima di una rabbia
che potrà controllare, solo grazie all’amore per lady
Marianna e alla lealtà verso la sua gente.
Tuttavia, l’ingenuità e la
purezza proprie di una favola, non vengono abbandonate del
tutto, nello spettacolo sono incarnate in un nuovo
personaggio: Nuvola Hood (ben interpretato da Chiara
Scipione), che rappresenta per Robin il contatto con i
ricordi (soprattutto quello di suo padre) e la nostalgia di
una fanciullezza felice trascorsa con Marianna, ma anche la
consapevolezza che, di fronte alla tirannia dei potenti e
alla sofferenza dei più deboli, arriva un momento nella vita
in cui bisogna mantenere i piedi per terra e affrontare i
propri doveri.
Ancora una volta Frattini e
protagonista, ma in questo caso, rispetto a Pinocchio o
Peter Pan, non in modo assoluto: il resto del cast, dal Frà
Tuck di Lello Abate, al Re Giovanni di Marco Manca, la fa da
padrone sul palcoscenico. Che dire, ad esempio, della
incontenibile comicità di Mimma Lovoi, nel ruolo della Tata?
Uno spasso! Ritroviamo anche Simone Sibillano (Guyo), che
dopo aver interpretato Jesus in “Jesus Christ Superstar”
targato Compagnia della Rancia, non delude certamente le
aspettative anche recitando come antagonista: la sua voce
suscita sempre profonde emozioni, nonostante il ruolo
“cattivo”.
Pur riconoscendo nuovamente la
bravura del protagonista, e di una convincente Valeria
Monetti nel ruolo di Marianna, questo spettacolo trasmette
tutta la sua dinamicità nei momenti corali, confezionati
sapientemente dal regista Christian Ginepro.
Nel
complesso, questa nuova produzione risulta un buon lavoro,
al quale il pubblico saprà di certo riconoscere in
itinere il giusto merito.
Roberto Mazzone |