CHRISTIAN GINEPRO

Intervista realizzata nella primavera 2007

Amici del musical.it ha incontrato il co-protagonista del musical “Cabaret”, Christian Ginepro, che nello spettacolo riveste il ruolo di Emcee, e ritorna a lavorare con la Compagnia della Rancia, che lo vide debuttare nel 1998 in “A Chorus Line” e successivamente in “Sette spose per sette fratelli”.

Cosa provi a interpretare uno dei ruoli più ambiti della storia del musical, accanto a una superstar come Michelle Hunziker?

Io sono “in amore” da un mese perché Michelle ha un talento e un istinto da palcoscenico che si riscontrano poche volte in scena. E sembriamo la coppia di attaccanti della Juve del prossimo anno… come dire… hanno puntato su un giovane come me e su una ragazza con un talento pazzesco. Penso di arrivare a questo momento con la maturità tale da non lasciarmi scappare un’opportunità per la mia carriera

E’ da poco venuto a mancare un grande del teatro musicale italiano, Pietro Garinei, che ti ha diretto in “Vacanze romane”, come lo ricordi?

Guarda, io ero nel progetto del nuovo musical con Mariangela Melato, tratto da “Angeli con la pistola” e dovevo fare il ruolo di Peter Falk, e il fatto che Pietro avesse pensato a me per lavorare ancora con lui era un motivo di gioia enorme. Ma è stato più che altro un dolore personale perché veramente il Sistina è una famiglia che non ha pari, ed è una famiglia che non c’è più adesso.

Il personaggio che interpreterai nel film per la tv “Piper” avrà qualcosina di Otello Tosoni, il ruolo che interpretavi in “Vacanze romane”?


Sì, è un po’ più cinico. L’idea di Vanzina è stata quella di riformare la coppia con Massimo Ghini, che trovo uno degli attori più generosi e bravi in Italia. Sono felice che mi si dia sempre la possibilità, negli ultimi anni, di affiancare personaggi di un certo livello di popolarità e di bravura perché forse mi fa capire che sono sulla strada giusta.

C’è una sfaccettatura particolare del personaggio del Maestro delle Cerimonie che ti soddisfa interpretare?

Guarda, la cosa che mi gratifica di più è la responsabilità di istrione che mi viene data. La mia interpretazione è l’impronta dello spettacolo. Questo mi rende molto fiero. La sfida più grande per me è cercare di far ridere più con i doppi sensi che con la volgarità. E soprattutto, il contatto diretto con il pubblico è la cosa che mi stimola di più.

Hai recentemente accennato al tuo desiderio di interpretare un giorno “The Producers”… è ancora così?

A me piacerebbe farlo con Massimo Ghini. Io spero di fare a breve Leo Bloom e fra qualche anno Max Bialystock. Poi se invece si trova una produzione dove me li fanno fare tutti e due nello stesso momento, va bene uguale!

Roberto Mazzone

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